barcaiolo
01-12-06, 16:33
Sta volgendo al termine il mondiale 2006. Questa stagione è stata probabilmente la meno coinvolgente degli ultimi anni, tuttavia, trovo giusto farne un resoconto obiettivo, per sapere se concordate con me o se invece non ho capito nulla.
Sebastian Loeb è probabilmente il miglior pilota di sempre, micidiale, regolare, talmente bravo da potersi permettere di saltare quattro gare per un infortunio e vincere lo stesso il campionato con un margine enorme.
Marcus Gronholm non è obiettivamente più quello del 2002. Va forte, ma non è lui il migliore.
Petter Solberg avrà un 2007 difficile, perchè dovrà riscattarsi di quest'annata triste e dimostare che non è bollito.
Daniel Sordo un giorno vincerà il mondiale, su questo non ci piove. E' ben seguito e veloce, sa vendersi bene. La spagna tornerà a vincere dopo Carlos Sainz.
Mikko Hirvonen è cresciuto (un po' lentamente) ma sinceramente non credo vincerà mai un titolo, mi da l'idea di un Gardemeister giovane.
Chris Atkinson è stato risucchiato nel vortice di problemi della subaru. Con la macchina giusta, ne sono certo, tornerà a marciare come nel 2005.
Poi ci sono i privati, la vera carne del WRC 2006. Toni Gardemeister, onesto cacciatore di punti, Luis Perez Companc, un bravo ragazzo, Henning Solberg, che finalmente ha vissuto una stagione migliore di quella del fratello...Mattew Wilson, non proprio privato, ma in fondo, se papà Malcom non l'avesse mandato a correre, ci sarebbe stata una vettura in meno in gara e quest'anno quello che serviva erano proprio le macchine.
Dall'anno prossimo cambierà il calendario. Sono contento che Cipro e Turchia vengano eliminate, specie dopo l'exploit degli organizzatori ciprioti con l'annullamento della PS in centro città. Non sono mai stati tanto bravi.
Ben venga la Norvegia, che con la Svezia creerà un bel bis di gare su neve e contribuirà a diminuire i costi di gomme e rialzi, oltre che delle trasferte. L'australia non mi mancherà, l'ho sempre trovato un rally poco interessante, ma tenete conto che io non ho mai fatto una gara in vita mia...
Il PWRC ha vissuto un'annata sotto tono, lontani i tempi del 2002-2003 quando la stampa trattava gli ennisti come i piloti delle WRC.
Il JWRC è passato anche questo un po' sottotono, del resto le S1600 ormai le buscano dalle N4 anche sull'asfalto, e non solo in Italia. Però l'idea di aprire anche agli N3 è stata grandiosa. Cortinovis e Bordignon portano a casa un bagaglio sicuramente importantissimo per il futuro.
Un applauso scrosciante ad Alessandro Bettega, semplicemente meraviglioso, soprattutto quando ha dato il meglio di se per vincere QUELLA ps in Corsica, dove altri magari avrebbero alzato il piede temendo una maledizione di famiglia.
Quanto a Gigi Galli...secondo me ha qualcosa di repellente per i manager, perchè tutti ne parlano un gran bene ma nessuno lo piglia...forse è la valigia troppo vuota. Mi dispiace Gigi...io lo prenderei in FIAT, un quartetto d'archi Andreucci, Galli, Basso, Scandola per andare alla conquista del mondo.
Per quanto riguarda l'Italia sarò breve:
_Campionato incerto, vetture ottime, piloti più che buoni ma:
-Andreucci è troppo forte
-Longhi ha pagato il gap delle N4
-Travaglia purtroppo ha cominciato a marciare tardi
-Gli altri non erano forti abbastanza
-Un campionato senza Cantamessa su una macchina ufficiale perde dei punti di interesse
Bravo Elwis Chentre, ottima stagione, personaggio mitico.
Se mi son dimenticato qualcosa...
Sebastian Loeb è probabilmente il miglior pilota di sempre, micidiale, regolare, talmente bravo da potersi permettere di saltare quattro gare per un infortunio e vincere lo stesso il campionato con un margine enorme.
Marcus Gronholm non è obiettivamente più quello del 2002. Va forte, ma non è lui il migliore.
Petter Solberg avrà un 2007 difficile, perchè dovrà riscattarsi di quest'annata triste e dimostare che non è bollito.
Daniel Sordo un giorno vincerà il mondiale, su questo non ci piove. E' ben seguito e veloce, sa vendersi bene. La spagna tornerà a vincere dopo Carlos Sainz.
Mikko Hirvonen è cresciuto (un po' lentamente) ma sinceramente non credo vincerà mai un titolo, mi da l'idea di un Gardemeister giovane.
Chris Atkinson è stato risucchiato nel vortice di problemi della subaru. Con la macchina giusta, ne sono certo, tornerà a marciare come nel 2005.
Poi ci sono i privati, la vera carne del WRC 2006. Toni Gardemeister, onesto cacciatore di punti, Luis Perez Companc, un bravo ragazzo, Henning Solberg, che finalmente ha vissuto una stagione migliore di quella del fratello...Mattew Wilson, non proprio privato, ma in fondo, se papà Malcom non l'avesse mandato a correre, ci sarebbe stata una vettura in meno in gara e quest'anno quello che serviva erano proprio le macchine.
Dall'anno prossimo cambierà il calendario. Sono contento che Cipro e Turchia vengano eliminate, specie dopo l'exploit degli organizzatori ciprioti con l'annullamento della PS in centro città. Non sono mai stati tanto bravi.
Ben venga la Norvegia, che con la Svezia creerà un bel bis di gare su neve e contribuirà a diminuire i costi di gomme e rialzi, oltre che delle trasferte. L'australia non mi mancherà, l'ho sempre trovato un rally poco interessante, ma tenete conto che io non ho mai fatto una gara in vita mia...
Il PWRC ha vissuto un'annata sotto tono, lontani i tempi del 2002-2003 quando la stampa trattava gli ennisti come i piloti delle WRC.
Il JWRC è passato anche questo un po' sottotono, del resto le S1600 ormai le buscano dalle N4 anche sull'asfalto, e non solo in Italia. Però l'idea di aprire anche agli N3 è stata grandiosa. Cortinovis e Bordignon portano a casa un bagaglio sicuramente importantissimo per il futuro.
Un applauso scrosciante ad Alessandro Bettega, semplicemente meraviglioso, soprattutto quando ha dato il meglio di se per vincere QUELLA ps in Corsica, dove altri magari avrebbero alzato il piede temendo una maledizione di famiglia.
Quanto a Gigi Galli...secondo me ha qualcosa di repellente per i manager, perchè tutti ne parlano un gran bene ma nessuno lo piglia...forse è la valigia troppo vuota. Mi dispiace Gigi...io lo prenderei in FIAT, un quartetto d'archi Andreucci, Galli, Basso, Scandola per andare alla conquista del mondo.
Per quanto riguarda l'Italia sarò breve:
_Campionato incerto, vetture ottime, piloti più che buoni ma:
-Andreucci è troppo forte
-Longhi ha pagato il gap delle N4
-Travaglia purtroppo ha cominciato a marciare tardi
-Gli altri non erano forti abbastanza
-Un campionato senza Cantamessa su una macchina ufficiale perde dei punti di interesse
Bravo Elwis Chentre, ottima stagione, personaggio mitico.
Se mi son dimenticato qualcosa...