[POOLRALLY]

Innanzitutto condoglianze alla famiglia e un in bocca al lupo a Sossella e a tutta l'organizzazione a mio parere incolpevole dell'accaduto.
I problemi sono altri
1. L'amico Tiziano non si é fermato perchè, vedendo il video su internet per quello che si può vedere, il commissario si era in mezzo alla strada, ma le bandiere dov'erano? sarebbe stato dalla parte del torto se non si fosse fermato con un commissario piazzato in mezzo alla strada con due bandiere incrociate o con una bandiera rossa. Lui ha rallentato, e tanto, ma non poteva capire che doveva fermarsi. A mio parere.
2. Il problema, e non possiamo girarci intorno, é che quella persona li non doveva esserci, perché c'era? I commissari perché non hanno sospeso la prova perché c'era della gente posizionata in un posto pericoloso? L'apripista che é passato facendo un leva dietro l'altro nella piazza perché non si é fermato a far spostare la gente, o perché non é arrivato a fine prova a dare il suo parere negativo alla realizzazione della Ps?
Questi sono i reali problemi alla quale giriamo sempre intorno per la paura che venga incolpato qualcuno.
Io apprezzo moltissimo il lavoro degli ufficiali di percorso, e sono sicuro che non é per nulla facile essere in mezzo ad una folla del genere e cercare di far spostare la gente non in sicurezza, ma non c'erano forze dell'ordine? e poi comunque un commissario ha la possbilità di poter usare la radio e far sospendere la prova per qualsiasi ragione, sopratutto se legata alla sicurezza!
Con questo io non voglio assolutamente incolpare qualcuno, ma sta di fatto che il problema é grave e va affrontato, senza ma e senza se. I commissari di percorso dovrebbero avere una formazione qualificata prima di ricevere la licenza, gli apripista dovrebbero essere informati sulla sua importanza e sul suo impiego, e la gente dovrebbe essere dove l'organizzazione ha segnato le zone pubblico. Considerando che é impossibile istruire miglia di persone che vanno ad affollare una PS, é tutto il resto del sistema che deve lavorare meglio e senza aver paura di prendersi caziatoni se ci si prende la responsabilità di fermare una prova o di avvisare di un reale e serio problema!
3. Mi fa riflettere anche il fatto che la persona deceduta sia un fotografo, così é stato detto, con relativo pass nominativo, quindi una persona che seguiva i rally, sapeva i reali pericoli che questo sport può portare.

Concludo dicendo che sabato mattina mi sono recato sul luogo dell'incidente e mi sono posizionato dove era sistemata questa persona. Ho guardato la strada da dove provenivano le vetture e.....pensando a come potevano arrivare le vetture in quel punto, con un staccata da paura.......beh mi sono venuti i brividi..... al solo pensiero di mettermi un posto del genere!
Come navigatore e come organizzatore mi vien voglia di dire BASTA! ma non di correre ma di sistemare al meglio tutto il sistema, perché tutto funzioni e perché tali tragedie non accadano più!
Paolo