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Originariamente inviato da sconosciuta
Secondo me l'indotto che portano i rally all'economia della zona attraversata è molto sottovalutato e sfruttato poco dagli organizzatori, dalla "federazione" e dagli enti di promozione turistica locale.
Per esempio, nel 2007 in Friuli c'è stata la tappa dello Zoncolan del Giro d'Italia (ciclismo) ed il rally delle Alpi Orientali.
Per il primo evento abbiamo visto pagine e pagine di giornali che esaltavano il fatto che alla terribile salita hanno assistito centomila spettatori, per il secondo qualche striminzito articoletto. Per il primo sono state organizzate decine di manifestazioni collaterali, per il secondo meno male che ci ha pensato l'organizzazione di inventare il Trofeo che abbina il vincitore ad un Comune attraversato dalla gara (ma quanti lo sanno?) per sensibilizzare le amministrazioni.
Ma il rally Alpi Orientali quanti spettatori muove in due giorni di gara? Secondo me almeno il doppio.
Nessuno dice che tutti gli alberghi della zona sono pieni, che per cinque giorni sperduti paesi delle valli si ripopolano e riprendono vita, ecc. ecc.
Ci vorrebbe proprio qualcuno che portasse avanti l'aspetto promozionale del nostro sport per arrivare almeno a livello del ciclismo....  |
Non va bene, perchè "tutto quel cinema" distoglie dal rally, poi c'è troppa gente che non è pratica e pretende di passeggiare per il parco assistenza col naso all'aria e io non posso vedere le livree da vicino, poi ci sono magari donnine poco vestite e questo è volgare, e la gente guarda loro e non i naviga, che già non hanno il nome sul vetro, poi se hai la vera passione bastano i traversi, anche da fermo... lassa perde... una volta sono andato a Salice e son rimasto disgustato, non capivi dove finiva la gara e dove iniziava il divertimento: non sarà meglio un bel piazzale industriale senza una pianta a fare ombra in pieno luglio o uno spiazzo fangoso a novembre in mezzo al nulla? E' lì che si vede se hai la passione!
