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Vecchio 31-01-08, 12:47   #132
marcocar
 
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Originariamente inviato da marcocar
Non entro nel merito ma, se non sbaglio, cito testualmente dal sito di TR+

Mitsubishi batte Subaru... in Tribunale
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Claudio mi hai censurato. È una cosa gravissima, lo sai? Ma tu sei iscritto all'ordine? Di quale regione?

Visto che Subaru ha replicato, ti prego di non toccare la cronaca del fatto. La metto lì da appassionato.

Mitsubishi batte Subaru... in Tribunale

Ecco la cronaca di una sconfitta annunciata: Subaru Italia è stata condannata per antisportività nonostante il trasporto e l’utilizzo del ghiaccio tritato per raffreddare l’intercooler non fosse esplicitamente vietato in nessun codice sportivo. Né in quello Fia né in quello Csai. Almeno fino al 31 dicembre scorso. Il ricorso in appello presentato da Mitsubishi RalliArt Italia nei primi giorni di settembre, per le “gelide” scorrettezze dei subaristi avvenute ripetutamente nel corso dell’anno e sfociate in un pesante reclamo al termine dell’Alpi Orientali, è giunto al culmine del suo cammino. Peggio di così ad Alberto Zambelli e a Max Sghedoni non poteva andare. Anzi, poteva anche andargli peggio. Il Tribunale nazionale d’appello, che ha dato ragione a Mitsubishi, non ha più il potere di modificare le classifiche di gara. Neppure di fronte a vicende clamorose come questa. Può farlo solo la federazione sportiva, che mercoledì 23 gennaio a TR+ ha anticipato: «la classifica dell’Alpi Orientali 2007 sarà presto modificata». Questo il nuovo podio della gara friulana: Basso-Dotta, Rossetti-Chiarcossi, Cantamessa-Capolongo. La sorte di Aghini-Cerrai ancora non si conosce. Il rischio è l’esclusione dalla gara. La sentenza è datata 21 novembre 2007, ma è stata pubblicata solo il 18 gennaio 2008. Cinque paginette scarse che parlano chiaro, nonostante il burocratichese asburgico usato per redigere il documento. La squadra delle Pleiadi ha avuto una condotta «sportivamente scorretta», oltre che «irriguardosa nei confronti degli altri partecipanti». E su questo nessuno ha mai avuto dubbi. A cominciare dal giudice di fatto e testimone Gian Giacomo Togni.