SICUREZZA COLLI BRIANZOLI 2005

[TommySanremo]

Copia Incolla:
Premetto ke non ho mai corso, ma sono + di 30 anni ke sono spettatore di questo comunque meravigioso sport, però posso provare ad immaginare cosa passa x la testa di un pilota, credo ke x molti si stacca la spina con la realtà ed incomincia la danza, la prudenza diventa una parola semisconosciuta!!!!!
Del resto quante persone, solitamente pacifiche e tranquille, quando sono al volante sulle strade di tutti i giorni, si trasformano e non le riconosci +?
Inutile a mio avviso a questo punto invocare la prudenza quando le condizioni sono come quelle di questa gara, condizioni ke portano ad un maggiore livellamento dei valori a discapito del mezzo a disposizione, x qualcuno è difficile se non impossibile alzare il piede, xché un risultato ottenuto in condizioni così proibitive vale doppio se non triplo, ditemi VOI ke correte se non è così!!!!!
E' in questo momento ke deve entrare in gioco il BUON SENSO degli organizzatori e degli addetti alla sicurezza, cosa ke è GRAVEMENTE e COLPEVOLMENTE MANCATA!!!!!
Scusate questo sfogo di un incompetente, ma tanto appassionato, a mio avviso questa tragedia poteva essere tranquillamente evitata!!!!!
Ora purtroppo non resta ke abbracciare forte i famigliari di questo sfortunato ragazzo e augurare al pilota di rimettersi al + presto, fisicamente e moralmente, CORAGGIO!!!!!

PS: Certa roba a certi commissari di percorso(banana.wrc) non dovrebbero farla fumare!!!!!

[ 21.02.2005, 21:42: Messaggio modificato da: TommySanremo ]

[endorama]

Banana, appoggio quello che hai detto ma non il modo in cui ti sei espresso,
è un forum e si DISCUTE, la rabbia sicuramente ha fatto si che le tue parole si degenerassero.
Io sono molto giovane, corro da poco e non sono sicuramente la persona ingrado di esprimersi sull'accaduto, posso soltanto dire che come te concordo che la pericolosita' nei rally non è legata solo a fattori esogeni ma soprattutto Endogeni.

Il primo pericolo siamo noi, seduti a sinistra, che appena indossiamo il casco e stringiamo le cinture stacchiamo il cervello. La prima pericolosita' siamo proprio noi, pronti a tutto pur di dimostrare a chi poi, di essere superiori.

L'ho provato sulla mia pelle, al primo rally, io almeno ho avuto la fortuna di avere un muro.

Dovremmo capire prima di salire nuovamente in macchina, se veramente amiamo questo magnifico sport, che di talenti ne nascono uno o due ogni 20anni e sicuramente non siamo noi. Dovremmo capire che le gare dovrebbero essere contro se stessi prima di tutto, ed un momento di crescita, non di vanto.
IO AMO i rally, amo tutto quello che gli circonda, ma ho dovuto provare sulla mia pelle che non siamo tutti dei campioni, io corro per il piacere che mi offre ogni singolo secondo speso in una ps con a fianco un amico, lo pratico perché lo amo, con tutti i sacrifici che comporta, come sicuramente lo amavano tutte le persone che tragicamente ci hanno lasciato praticandolo.

DOBBIAMO essere coscenti che NON esiste il destino, NON esistono i se... , i ma... !esistiamo solo noi e le nostre azioni, e noi siamo gli artefici del nostro futuro.
Siamo noi il nostro principale nemico su una ps, è la nostra incoscenza la nostra prima avversaria.

[Claudio]

I sentimenti e la rabbia che la scomparsa di Gabriele ha rimesso in gioco sono forti. Il senso di sconforto e d'impotenza che proviamo tutti noi ci pervade e ci tormenta. Prima di gridare la nostra rabbia contro tutti e contro tutto, e mi riferisco a qualche messaggio che ho cancellato per essere andati fuori dai limiti dell'educata discussione - è forse meglio aspettare ed agire solo a mente lucida. E' necessario parlare di sicurezza, doveroso sviscerare in ogni loro dettaglio gli ultimi fatali incidenti, per cercare di capire se si può fare qualcosa o se dobbiamo solo pregare che l'imponderabile non accada. Ma sono passate solo 24 ore e forse in questo caso sarebbe meglio esprimere la nostra rabbia sottovoce ancora per qualche ora e gridare invece parlando di Gabriele e della sua voglia di vivere.

Faccio anch'io parte di quegli "schifosi" che, nonostante abbiano perso una persona cara in un incidente di rally, sono ancora qui a parlarne. E quando vedo scorrazzare con il kart da ghiaccio il figlio maggiore dell'amico che non c'è più.... e quando sento dirmi, dal figlio minore che ha appena imparato a parlare: "Sai Claudio cosa voglio fare da grande? Il pilota di rally!"... ecco, in questi momenti mi rendo conto che sarò qui a parlare di rally ancora per tanto tempo ...

Gabriele non c'è più... parliamo di lui, teniamolo vivo... parliamo, discutiamo, battiamoci per cercare ancora più sicurezza, senza però sputare in faccia a quelli che non la pensano come noi. Non in queste occasioni, soprattutto, perchè offendendo gli altri, offendiamo anche Gabriele. Anche se in questi momenti la rabbia ci soffoca.

[TommySanremo]

Claudio hai ragione, però credo di sapere a cosa è dovuto questo accanimento contro tutto e tutti x cercare le cause di tutto questo, è dovuto al nostro cuore rallistico ke negli ultimi mesi è stato ridotto a brandelli da una sequenza di lutti ke non ha precedenti nel tempo, non credi anche tu ke sia un pò così?
Comunque finiamola lì, onoriamo solo il ricordo di tutti qesti ragazzi ke nell'arco degli ultimi mesi ci hanno lasciato!!!

[ 21.02.2005, 22:09: Messaggio modificato da: TommySanremo ]

[veloce]

Vorrei rivolgermi in special modo ad Asso e Kantaluka, non perchè i migliori, non perchè voglio prenderli di mira, ma solo per dire una cosa:
I rallyes sono così oggi, perchè i piloti li volevano così.
Mi ricordo benissimo quando i piloti dicevano che i lunghi trasferimenti del MonteCarlo non servivano a nulla, se non fare perdere concentrazione al pilota e portarlo stanco alle speciali.
Questo lo avevo già detto sul topic del Montecarlo, ma non ho ottenuto commento.
Ora mi si viene a dire che è tutto sprint?
Che ci vogliono le balle di paglia?
I new jersey?
In un rally?
Ma quando al Sestriere degli anni 70 ci fu la famosa rivolta dei concorrenti nessuno la ricorda?
Ma era perchè c'erano 2 metri di neve e non si saliva, manco con le catene.
Mi pare che oggi si sia trasfigurato il concetto di rally.
Ma la mia domanda ai Piloti con la P maiuscola è piacerebbero i rally anni 70?

[Mostro]

USO QUESTO NIK PERCHE' SENTO DI RISPONDERE ORA:

Innanzi tutto mi scandalizza questo giocare a fare i polemici davanti ad una tragedia, una delle tante, troppe, che il Nostro Sport ci ha purtroppo abituati ad affrontare. Ciao Gabriele, ti conoscevo poco ma questo non importa; salutaci da lassù tutti gli amici che ci hanno lasciato...e sono tanti...

I rally, come tutti gli sport automobilistici sono pericolosi, si rischia la vita; "motorsport is dangerous" dicono gli inglesi. Magra consolazione direte voi, certo! Ma noi tutti sappiamo che una volta allacciato il casco e le cinture rischiamo la vita. Sta a noi scegliere se partire o non partire.

Ricordo uno sprint del Garda corso con la neve: tanti non sono partiti...
Ricordo tante edizioni del Ciocco corse con la neve: tanti hanno picchiato....
Abbiamo corso lo scorso dicembre in una semplice ronde sopra Genova con strada gelata e con delle semplici N3 e non è stato un disastro...
Abbiamo corso in Valcamonica...alle 5 di mattina la strada era gelata, alle 8 era asciutta. Non è leggenda ma gli organizzatori hanno DAVVERO asciugato la strada...irripetibile.
Ma c... ricordo anche tanti che ci hanno rimesso la vita in gare con sole e asfalto asciutto; non voglio elencarli, mi fa già male abbastanza scrivere queste poche righe.

Lo sport che abbiamo nel cuore ci da tante soddisfazioni ma anche tanti dolori. Sarò cinico ma è un obbligo imparare a conviverci, lottando sempre più per evitare che queste tragedie accadano nuovamente.

Ascoltate Vittorio e Luka, come tanti di noi hanno speso una vita nei rally e hanno perso tanti, troppi amici....

Marco Muraro
m.muraro@ridersteam.com

[ 21.02.2005, 22:50: Messaggio modificato da: Flaca ]

[Napo Orso Capo]

Mi sembra però doveroso dover sottolineare l'impegno che si deve prendere per la sicurezza: mi è capitato di partecipare come navigatore a rally con punti pericolosi tipo strapiombi senza la benchè minima protezione, per non parlare di piante e quant'altro si trovi a bordo strada. Tuttavia, il discorso sicurezza va preso in tutti i suoi termini.
Personalmente, credo abbia ragione Cantamessa a parlare di commissioni per valutare la pericolosità di un percorso, così come penso sia opportuno un piccolo corso, per i navigatori ma anche per i piloti, per rendersi conto che le macchine da rally sono macchine da corsa, con reazioni e comportamenti che non conosciamo...non siamo professionisti. Penso infine, e il mio pensiero va a Loris come a Cristian, che si debba ragionare anche sulla "pericolosità" del mezzo stesso. Questo non toglierà gli incidenti ma forse potrà contribuire a ridurre le disgrazie. Infine penso che correre debba essere un divertimento: vincere il Valleversa sei mesi fa è stata un'emozione che sento ancora, ma se avessi dovuto "barattare" col destino la vittoria anche solo con un botto senza conseguenze, avrei sicuramente rinunciato. Vogliate interpretare le mie parole come riflessione, nessuna critica nè tantomeno colpevolizzo nessuno, perchè in casi come questi io non ci vedo colpe ma solo l'ennesima giornata storta per uno sport troppo sfortunato

[minnola]

La prima cosa che hò fatto stamattina è stata quella di comperare il giornale per leggere quali ............ ci fossero scritte, infatti, per nulla sorpreso di ciò rifletto per tutto il giorno su cosa scrivere alla redazione,alla fine però, decido di non rispondere perchè non vale la pena di abbassarsi ai loro livelli.
Poi arrivo a casa, accendo il pc e dò un occhio al forum, pensando di condividere il mio dolore con chi conosceva questo ragazzo(della mia stessa leva) e con chi ama questo sport, e che cosa leggo? una serie di opinioni-accuse che sembrano tratte dagli articoli dei giornali che oggi ci hanno massacrato!
Non hò la minima intenzione di replicare a nessuno di voi ma sono veramente amareggiato..............
ciao gabriele
forza....alan
coraggio big racing

uno dei ragazzi che hà fatto il possibile.....start ps3.

[Abarth]

alberto martino

[Gigante Buono]

nn vi ho letto tutti,anche perchè alcuni mi hanno veramente urtato...chi ha continuato a correre lo ha fatto per un motivo plausibile,le condizioni lo permettevano e lo griderò fino alla fine.
Nn ho mai amato particolarmente questo rally per una mia poca propensione ai troppi dritti che ci sono,nn ho mai amato le chicane e mai le amerò....ma dire che sa *****(sorry) di gara nn doveva partire è ipocrita(non entro nelo merito di persone che sono state pronte a spalar ***** sui giornali)
Le condizioni dell asfalto erano mutevoli?una curva pulita e l atra forse era sporca?
Ora mi chiedo se nelle condizioni di umido,quando nn sai che ...zzo di gomme montare,chi parte?nessuno perchè una curva ha scarsa aderenza e l altra tiene?
Scaricare le colpe al direttore di gara e l organizzatore nn porterà a niente perchè il problema siamo e saremo sempre noi.
Macs

[Gigante Buono]

Dimenticavo...certo una balla di paglia in più poteva servire ma sinceramete(dopo almeno 40 minuti a tentar di capire la dinamica precisa dell incidente)pochi l'avrebbero messa su quel palo...

[Fraggio]

A mio parere le considerazioni più azzeccate sono quelle di Rallix: non credo si debba discutere delle condizioni meteo, ma delle PS in sè. Se ci pensiamo un attimo in ogni edizione del Colli Brianzoli c' è stato almeno un brutto incidente e questo non può essere un caso.

Ciao a tutti

[Marku]

E' giusto....è sbagliato...facciamo polemica....non facciamola....la gara non doveva partire.....è giusto che sia partita....MAHHH?

Qualcuno di Voi pensa di avere la risposta??? E' veramente sicuro, ma sicuro sicuro di ciò che afferma? No, non credo che sia possibile essere tanto BRAVI E GIUSTI per poter dire con certezza perchè Gabriele non c'è più.

Ognuno interpreta nel modo che crede più giusto per sè (i Concorrenti) e per gli altri (Direttore di gara, Organizzatore ecc...).

Può essere giusto ciò che affermano Wolly e Asso di Bastoni quando dicono che i Rally sono imprevedibili e quindi, se le condizioni sono particolarmente avverse, bisogna comunque continuare, perchè è la natura di questo sport.

Ma può avere ragione anche chi afferma che alcuni tipi di competizioni, per il fatto che sono prettamente per "piloti della domenica", debbano avere dei limiti di praticabilità più alti rispetto ad altre gare, frequentate da piloti più esperti che praticano questo sport come un secondo lavoro.

E può essere nel giusto anche chi pensa :"O annullano la gara o me ne vado a casa".

E perchè invece chi come il sottoscritto e Dizio, quando capisce che andare forte in queste condizioni può essere molto pericoloso e allora decide di alzare il piede? Forse sbaglia perchè vuol dire che non ha pelo per tenere giù come fanno altri?

Penso che sia importante scovare (in qualche angolino c'è) la soluzione, anzi le soluzioni, per migliorare le cose.
Si perchè le cause, di questo periodo tragico, sono tante, troppe per poter dire la soluzione è una ed è quella perfetta.

Quante interpretazioni, quanti dubbi, quanti se e quanti ma.
Prendiamo ad esempio proprio la gara di Domenica:
Parlando con il mio amico Winniepooh prima che arrivasse qualsiasi brutta notizia dico:"Certo questa che abbiamo appena fatto (ps n. 3) era proprio bastarda con quei punti in cui c'era la strada bianca" E il Buon Winnie:" Ma stai scherzando, per me era molto peggio la 2^ con quella nebbiolina e neve marcia che faticavi a vedere sull'asfalto bagnato".

La morale è che ognuno agisce come meglio crede e come pensa sia più giusto partendo da un unico presupposto: alla sera tutti vogliamo tornare a casa dai nostri cari.

Sarebbe utile quindi trovare e proporre idee che possano aiutare questo sport ad essere più sicuro proprio nei momenti difficili, come domenica, quando sia chi sta in macchina che chi sta fuori e lavora affinchè la gara si possa svolgere nel migliore dei modi, pensa 1000 cose e spera che tra queste ci sia quella che permette di rendere tutti soddisfatti e mantenere la salute.

La prima idea che mi sento di lanciare è questa:
In base al fatto che credo sia molto importante
ascoltare la voce di chi sta sul campo sarebbe molto utile che ogni organizzatore potesse sciegliere un comitato formato da un gruppo di piloti (es. 2 equipaggi con i primi numeri, 2 equipaggi al centro e 2 equipaggi con i numeri più alti) che in caso di condizioni particolarmente avverse, si possano riunire e valutare insieme al direttore di gara ed ai capi posto se la situazione è veramente rischiosa e pericolosa. Certo si perderebbero magari anche due ore sulla tabella di marcia, ma queste due ore potrebbero essere preziose....per tutti.

Naturalmente non è solo questo il problema, gli incidenti succedono anche quando c'è il sole e ci sono 40° all'ombra. Beh allora come alcuni di Voi dicono, ilproblema va analizzato più a fondo, partendo dalla radice...

Sempre a disposizione per aiutare questo sport a migliorare, e con tanta tristezza un saluto a tutti, ad Alan che possa guarire presto non solo dalle ammaccature, ed a te Gabriele che pur non conscendoti di persona, mi hai aperto una ferita che sarà molto difficile guarire...

Marco

[asso di bastoni]

Io vorrei dire l'ultima cosa, poi mi associerò al silenzio per rispetto dell'ennesimo amico (non lo conoscevo di persona ma non cambia nulla) sacrificato in nome di questo sport e di questo modo di correre.

Non c'ero per cui non ho idea esattamente delle condizioni che c'erano in quel rally e se effettivamente fosse da sospendere, sono cose che doveva decidere il direttore di gara, non io non voi, resta di fatto che circa 50 macchine sono passate indenni su quella curva, per cui desumo che non ci fossero particolari problemi, per cui l'incidente è da ricercarsi o in una manovra errata del pilota o in una inadeguatezza del mezzo o facilmente delle gomme montate, di cui nessuno ha parlato fino a questo momento.

Resto della mia idea, cioè che si va troppo forte (le cause le ho scritte negli interventi precedenti) e che questo incidente come tanti altri da quello di Broccoli a quello di Aghini possono purtroppo capitare in qualsiasi rally e in qualsiasi momento dell'anno e con qualunuqe situazione meteo finchè si corre in questo modo e con questi mezzi.

Ribadisco che quest'anno a Montecarlo se non c'è scappato il morto (nella stessa identica situazione, Duval-Prevot) è stato solo per miracolo, potrei citarne almeno altri 10 di incidenti dove "è andata bene" accaduti negli ultimi tempi. D'accordo qualcuno dirà anche che il mezzo coinvolto non era un missile, resta però da vedere in che condizioni era questo mezzo soprattutto a livello di gomme.

Comunque il nocciolo del problema sta nella scarsa durata delle gare che porta i piloti ad una situazione tale da dover tener giù sempre e di rischiare più del dovuto, spesso senza nemmeno conoscere la macchina che si ha a disposizione.
Si corre impreparati con vetture che vanno troppo forte per tutti soprattutto per quelli che la domenica corrono per divertirsi.

Dall'altra parte sarebbe auspicabile che anche chi organizza le gare spendesse qualcosa per migliorare la sicurezza passiva proteggendo i punti più a rischio, che alla fine non sono poi tanti visto il chilometraggio delle gare.

Troppo comodo richiamarsi sempre alla fatalità e soprattutto far sempre finta di nulla...

Personalmente sono stanco della fatalità, comincia a costare cara!

[EG MOTORSPORT]

Rallyfrutta ma come fai a dire che con una gomma NUOVA da bagnato la situazione nn sarebbe cambiata rispetto ad una usata?