un minuto di silenzio, per uno di noi!

[via di lììì]

era da giorni che cercavo l'ufficialità di questa notizia, poi oggi mi è arrivata questa mail che purtroppo conferma il fatto!
spero di non turbare troppo gli animi di qualcuno...



Andarsene a 19 anni, quando la vita ti si sta aprendo davanti. Andarsene con ancora tanti desideri irrealizzati, con la passione dei motori nel sangue, con la gioia di vivere le competizioni da dentro i box, non avendo la sorte concesso la fortuna di viverle da dietro un volante.

Mattia è stato uno di noi.

I piloti hanno cognomi e talvolta anche nomi, i meccanici hanno invece soltanto il nome.

Per noi di Fun Cup è Mattia e basta, un ragazzino ancora imberbe, arrivato un giorno di tre anni fa in officina con la mamma a chiedere un posto di lavoro come meccanico. Un sedicenne alle prime armi, di quelli che assumi come apprendista e che metti a fare gavetta per sbrigare i lavori più umili. E poi ti accorgi pian piano che, a dispetto della sua aria da bambino, impara in fretta, e diventa un ingranaggio indispensabile nel meccanismo del team.

Matricola era, tre anni fa, e matricola è sempre rimasto agli occhi di tutti i componenti del circus, anzi, della grande famiglia di Fun Cup: amichevolmente preso in giro dai meccanici più grandi per il suo modo di essere ingenuo e ancora ragazzino, era sempre oggetto di cure ed attenzioni da parte di chiunque gli stesse vicino. Guai a toccare Mattia, guai a rimproverarlo o a trattarlo male: tutti i meccanici facevano quadrato intorno a lui, difendendolo coi denti. E quando un pilota aveva bisogno di un minimo aiuto, bastava che chiamasse Mattia e lui subito arrivava con il cacciavite e le fascette, sempre sorridente e felice di essere utile agli altri come se la vita gli avesse riservato un trattamento di favore. Giusto cinque giorni fa eravamo tutti assieme a Pragelato per la prima gara sul ghiaccio di Fun Ice, e Mattia era lì al gelo in prima fila a dare una mano anziché a casa o a spasso come fa gran parte dei suoi coetanei alla domenica: dura la vita del meccanico da corsa, sette giorni su sette con la tuta addosso, un sacrificio dietro l’altro senza il tempo neppure di uscire con una ragazza.

Sembra di vederlo ancora al box mentre aspetta che arrivino i Maggiolini per il pit-stop, avvolto nella sua tuta biancorossa con in braccio il silos da 20 litri di benzina più grande e più pesante quasi di lui, pronto per farti guadagnare qualche decimo di secondo con un rifornimento superrapido. Oppure di cercarlo nella lunga notte della 25 Ore di Spa, ed accorgerti che sta dormendo, stremato dalla fatica, dietro a un mucchio di gomme usate.

E invece la realtà ti riporta brutalmente ad un muletto ribaltato nel cortile dell’officina, ad una corsa, l’unica, l’ultima, verso l’ospedale, una corsa senza vincitore, una corsa con soltanto i vinti.

Mattia era uno della nostra famiglia, era il nostro “piccolo” di Fun Cup: un ragazzino a cui facevi veramente fatica a non volergli bene.

Alberto Bergamaschi
(a nome di tutti gli amici che hanno condiviso con Mattia i momenti più belli).

[SEMIASSE IMPAZZITO]

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[pero73]

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[raffy87]

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[Plucos®]

[AlexV]

[tacmotor81]

[Togno]

Condoglianze alla famiglia.
Antonio Tognolini

[Cazzaniga 85]

[ale80subywrc]

Mi è venuta la pelle d'oca alta 2 cm e da gli occhi una lacrima è andata giù.
Ciao Mattia,non ho avuto il piacere di conoscerti,ma sono sicuro che un nuovo angelo ci guarda da lassù,quell'angelo sei tu.
Alessio

[Giovi ®]

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[MarcoHair]

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[fedetex]

[CHICCORIGA]

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[andrea gdt]