LA PROVOCAZIONE-Al Ciocco riapre l'"ospizio" tricolore...di Guido Rancati

[paolo85]

uno si parla di cir....loeb nn vedo cs c'entra...
galli ha sempre cercato di correre nel mondiale...
poi cm si divceva prima mi sembra che tt qst piloti hanno fatto i trofei peugeot ecc...

[sconosciuta]

Quando nelle gare di italiano sono presenti anche i trofei Mitsu e Subaru si registrano oltre 30 iscritti in classe N4 ma protagonisti rimangono sempre i "vecchietti". Le occasioni per emergere e farsi notare ci sono.

[EM]

E se all'ultimo riviera Ligure l'Andolfi che ha stravinto è lo stesso del trofeo A112 di 25 anni fa... c'è da pensare!
E' lui?

[sconosciuta]

Secondo me è che fuoriclasse non è che ne nascano ogni giorno, tanti pensano di esserlo ed è giusto che sbattano il muso contro il muro della realtà.
Ai giovani non è tutto dovuto e meno male che c'è lo sport che ci ricorda che non siamo tutti uguali, ci saranno sempre i più dotati ed i meno dotati dalla natura, anche per quanto riguarda la capacità di gestire la propria carriera

[Andruet]

Originariamente inviato da paolo85

uno si parla di cir....loeb nn vedo cs c'entra...
galli ha sempre cercato di correre nel mondiale...
poi cm si divceva prima mi sembra che tt qst piloti hanno fatto i trofei peugeot ecc...

Non si parlava di CIR e basta nel tuo intervento, ma di ps ripetute... Quindi, presumibilmente in un Mondiale il problema "dovrebbe" essere ancora piu' sentito... Da qui il riferimento a Loeb, stop.

[paolo85]

il mio riferimento era alcune ps in italia...

[asso di bastoni]

D'altra parte al Festival di Sanremo hanno cantato: Milva, Jonny Dorelli ecc...

Scherzi a parte un pilota da il meglio di se dai 30 ai 40 per cui non mi sembra un così grande scandalo, forse il buon Guido si è stancato di vedere certe facce in giro... L'esperienza non si compra bisogna farsela e al giorno d'oggi con le ricognizioni limitate e i test che costano una follia per un giovane è ancora più dura, senza parlare della difficoltà di reperire sponsor.

[Luchino78]

Beh, è ovvio che chi provoca deve poi accettare le contro-critiche, però così è un po' troppo. Nello sport gli atleti necessitano alcune doti (agilità, prontezza di riflessi ecc.) che inevitabilmente con l'età vengono a scemare.
Un giornalista (giusto perchè qlcuno ha detto che anche Rancati è vecchio) se ha qualche anno in più ha più elementi per valutare, giudicare e commentare. L'esperienza è fondamentale specie se si va per tutto il mondo, sui campi gara e nei P.A. al posto che restare seduti sulle poltrone davanti al caminetto.
E poi, signori, ci vuole un po' di buon senso anche a leggere le cose: ma secondo voi Rancati se la potrà mai prendere con Longhi o Travaglia perchè hanno passato i 40? Ma dai!!!!!!!!!
C'è modo e modo di fare provocazioni; Guido, uno dei migliori, lo fa a suo modo; nel modo, cioè, che gli ha permesso di diventare uno dei più celebri di tutto il mondo. Non ha detto che Andreucci è un fermo.
Ha lasciato però intendere che, ancora una volta, abbiamo i soliti annunciati protagonisti.
E (forse), ci siamo giocati una generazione di talenti (Travaglia, Andreucci, Ago ecc.) che andrà ancora forte, ma che nel mondiale non ci entrerà più.

[BaldoWRC]

Eccola la risposta che ritengio più idonea all'articolo di Rancati:

http://www.rallylink.it/caneva/canev...one_070312.htm

[TommySanremo]

Dall'articolo di Asso di Batoni:

Ad esempio uno come Torlasco, è uno che va fortissimo, solo che non ha il grano per fare il salto, sta cercando di fare le gare importanti per conoscerle e per in un eventuale domani essere in grado di correrci con auto da assoluto

Quanto spero ke tu abbia ragione Asso!!!!!

[MiticoManghen]

Grazie ASSO di BASTONI,quello che volevo dire nella pagina precedente,l'hai spiegato benissimo.

[kpl]

Vedete nel calcio come in tanti altri sport, anche motoristici entri dentro il circolo a 14-16 anni, e talvolta qualched'uno in più ma per fortuna nel nostro stupendo mondo ci arrivi tardi... Nel senso che a 20 anni puoi avere il piede pesante e 2 palle così ma sei sempre un pischello... le caxxate le fanno campioni con tanti anni di esperienza alle palle... Il campione, o meglio l'uomo maturo, si vede quando nel momento di difficoltà si rinnova, tira fuori le 2 baloons che si ritrova, nasce dai suoi errori, come una fenice... e se tutto questo da scandalo... sapete cosa vi dico... W i nostri "vecchietti"...

Mirko

[Boban]

Sicuramente la CSAI ha una buona parte di responsabilità, e di incapacità (leggasi interesse alcuno) a far in modo che i giovani italiani di valore possano competere con i colleghi delle altre nazioni. In questo sicuramente, Francia e Spagna ci danno dei punti, considerato che hanno allevato gente come Loeb e Sordo,

Ma è altrettanto vero che l'aiuto non deve arrivare solamente dalla federazione, ma anche dal privato, che credetemi in tanti casi non avrebbe difficoltà nel destinare delle cifre per appoggiare il programma di giovani promettenti.
Mi viene in mente Galli, proprio lui, un talento innato che come ha giustamente rilevato un grande appassionato di Rally, nonchè suo attuale sponsor (con il quale sono contento di aver avuto modo di dialogare in più di un'occasione, scoprendo un appassionato come non sene vedono da tempo e che mi trova concorde nella visione del mondo dei rally e delle sue problematiche), non si può far finta di non vedere. Aggiungo che Galli non ha niente di meno dei succitati piloti francesi e spagnoli, ma gli manca solo la possibilità di fare test e stare in macchina quanto loro, per potersi permettere di andare alla pari senza correre gli eccessivi rischi che corre in ogni gara, con le conseguenze che abbiamo davanti agli occhi.
Ecco, il nostro Fabio è di quelle poche persone che oltre che parlare, agiscono. Grazie al suo importante contributo, senza nulla voler togliere alla Aimont e agli altri che ci hanno messo del proprio, Galli continuerà ad avere la possibilità di battersi a livello mondiale.
Credo che sia di gente così che abbiamo bisogno perchè il Nostro paese possa avere ancora dei talenti nei vari campionati, nazionali ed internazionali.
Noi dobbiamo pensare al futuro dei rally e ho paura che se ci fermiamo a criticare la CSAI (con tutte le colpe che ha) otterremo solamente di ritrovarci fra dieci anni ancora nella medesima situazione.

Tornando ai piloti nostrani, io sono del parere che la realtà di pilotoni che percorrono le medesime strade da anni non sia da sottovalutare.
Faccio un veloce esempio: i piloti di punta dell'attuale Campionato Italiano percorrono varie prove di campionato ogni anno, sempre le stesse, e hanno anche la possibilità di disporre delle vetture più performanti poichè hanno un potere contrattuale che è "vietato ai minori". In una situazione come questa è semplice comprendere come sia difficile che le nuove leve possano emergere.
Concordo con Rancati, nel fatto che i piloti del Nostro campionato iniziano ad essere grandi e aggiungo che dovrebbero iniziare a fare da "tuttori" (nel senso agrario del termine) ai giovani, aiutandoli ad avere accesso agli sponsor e a poter disporre delle vetture più performanti, un po' come succede a livello di Campionato Mondiale tra i piloti finlandesi.
A me spiace, quando vado a vedere una gara, non veder transitare più Cunico, mi spiacerà un domani non vedere Aghini, mi è dispiaciuto non vedere più Mcrae o Makinen.................come mi è dispiaciuto non vedere più Weah giocare nel Milan......ma certo è che se oggi Weah fosse ancora nel Milan il Milan non si starebbe giocando i traguardi internazionali ma sarebbe una squadra vecchia!

Ciaux......